Come tutelare la pelle da macchie solari e antiestetiche rughe: i danni provocati dai raggi UV
L’estate rappresenta la stagione più attesa, ed è letteralmente adorata dagli amanti dell’abbronzatura. Il sole, poi, oltre a poter regalare una splendida tintarella, risulta benefico anche per umore, ossa e muscoli. Tuttavia, è importante adottare una serie di accorgimenti per evitare che i raggi UV finiscano per nuocere alla pelle. Un’esposizione prolungata e ripetuta – magari nelle ore centrali della giornata – oltre a farci rischiare pericolose scottature, potrebbe portare il collagene a destrutturarsi e la cute a disidratarsi.
Inoltre, sia la salsedine che il cloro tendono a impoverire il film idrolipidico, l’unica protezione fisica a disposizione della nostra pelle. Fortunatamente, almeno per quanto riguarda il collagene, è possibile intervenire con appositi integratori per bocca. Ma l’effetto più dannoso legato ai raggi UV è il cosiddetto photoaging, la comparsa di capillari su zigomi e naso, e di rughe sottilissime ai lati di bocca e occhi: in pratica un processo rapido di invecchiamento, scatenato dalla luce solare. Sicuramente viso, collo e décolleté che, per la loro posizione, risultano maggiormente esposti, sono le parti del corpo che richiedono maggiori attenzioni durante il periodo estivo. Tali zone presentano, infatti, uno strato sottilissimo di epidermide: per tale motivo, sono destinate a ricevere una dose di ultravioletti decisamente elevata.
Ecco, di seguito, i principali campanelli d’allarme da non ignorare se vogliamo tenerci al riparo dal photoaging. Già dalle prime esposizione agli ultravioletti, la pelle tende ad apparire molto secca e a generare un fastidioso prurito. A seguito di esposizioni ripetute per giorni, poi, cominciano a comparire lentiggini solari e piccole rughe diffuse, mentre la cute perde elasticità.
Trattamenti consigliati prima di partire per le vacanze
Evitare rughe e macchie solari significa, innanzitutto, preparare la pelle all’abbronzatura già nei giorni precedenti l’esposizione. Per quanto riguarda il viso, un gommage delicato, accompagnato dall’impiego di creme idratanti non aggressive scelte in base al tipo di pelle e dotate di un buon filtro solare, sarà di grande aiuto. Ma la pelle ha anche bisogno di respirare per non rischiare di “soffocare”. Un metodo che garantisce risultati eccellenti a questo scopo è rappresentato dalla spazzolatura. Rispetto allo scrub, la spazzolatura ha la capacità non solo di stimolare il rinnovamento dello strato superficiale della cute, ma anche di agire internamente, migliorando la circolazione sanguigna, aiutando a espellere le tossine e contrastando la cellulite. Sul finire della primavera o, comunque, almeno 30 giorni prima di iniziare a prendere il sole, può essere utile assumere degli integratori alimentari a base di vitamine (C ed E in particolare), betacarotene e antiossidanti.
Nel periodo estivo, infine, un paio di lenti scure di qualità è la soluzione ideale per proteggere il contorno occhi. Meglio ancora sarebbe, poi, aggiungere agli occhiali da sole anche l’uso di un cappello a tesa larga: eviterà la comparsa di macchie sul viso e delle rughe di espressione, dovute al continuo strizzamento degli occhi.
Crema solare: quale scegliere?
Al momento di scegliere la crema solare occorre considerare che le zone più delicate – come viso, collo e dorso delle mani – richiedono fattori di protezione più elevati rispetto al resto del corpo. Una protezione 50 è consigliata a chi ha la pelle chiara, mentre le persone con incarnato di tonalità media possono “accontentarsi” di un filtro 30. Ovviamente, con il passare dei giorni, la pelle tenderà ad abituarsi all’esposizione producendo melanina, e questo permetterà di utilizzare anche solari a bassa protezione. È importante comunque applicare la crema una ventina di minuti prima di esporsi al sole, assicurando così alla pelle il tempo sufficiente per assorbirla. Al fine di evitare scottature ed eritemi, l’operazione andrebbe ripetuta trascorse 3-4 ore dall’applicazione precedente, e al termine di ogni nuotata. Uno stick per labbra e occhi nella borsa mare, da utilizzare dopo ogni bagno in acqua, sarà in grado di proteggere queste zone, evitando la comparsa di piccole rughe.
Passata l’estate e abbandonata l’esposizione ai raggi solari, il problema principale degli amanti della tintarella è cercare di mantenere l’abbronzatura il più a lungo possibile. Ma, inevitabilmente, il fisiologico processo di rigenerazione cellulare riporterà la pelle al suo colore originario nel giro di un mese o poco più. Durante questo periodo, in mancanza di adeguata idratazione e di buoni trattamenti esfolianti, potrebbe verificarsi il fenomeno noto come “abbronzatura a macchia di leopardo”. Adottare creme specifiche per viso e corpo aiuterà la pelle a reidratarsi, evitando tale effetto poco piacevole.
La scelta degli alimenti e l’importanza dell’idratazione
In estate, ottenere la tintarella desiderata prevenendo al contempo la comparsa di macchie solari e rughe, significa anche curare l’alimentazione, aumentando l’assunzione di antiossidanti attraverso il cibo. La tavola dovrà abbondare di frutta fresca colorata – come fragole, ciliegie, pesche, lamponi e melone, ottime fonti di flavonoidi. Ideali sono anche zucca, carote ed ortaggi verdi (spinaci, broccoli e cavolfiori). Questi ultimi, in particolare, contengono selenio e vitamina E. Tale vitamina – presente anche nella frutta secca (soprattutto in noci e mandorle) e nell’olio d’oliva extravergine – agisce contro i radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cutaneo. Esistono anche alimenti pro-abbronzatura – come lo zafferano, per esempio, ricco di betacarotene. Nel periodo estivo, lasciar macerare alcuni pistilli di zafferano in un bicchiere d’acqua per tutta la notte e bere quanto ottenuto di prima mattina, aiuta a ridurre la sensibilità della pelle ai raggi solari.
Se la scelta degli alimenti è importante per preparare adeguatamente la pelle all’abbronzatura, non deve essere sottovalutata l’idratazione. Rimanere per ore al sole, infatti, porta inevitabilmente il corpo a sudare e, di conseguenza, ad espellere liquidi. Reintegrarli è fondamentale sia per mantenere la pelle idratata sia per evitare possibili colpi di calore. E se l’acqua naturale è sempre l’opzione migliore, non sono poche, tuttavia, le persone che faticano a berne adeguate quantità durante la giornata. Le alternative non mancano: dal tè verde alle tisane, l’importante è che siano prive di zuccheri, di anidride carbonica e, soprattutto, di alcool! Una tisana a base di salvia e menta fresche, ad esempio, rappresenta una bevanda detox davvero molto rinfrescante. Altrettanto valida è la limonata fresca, purché priva di zuccheri aggiunti. Il limone, tra l’altro, è anch’esso benefico per la pelle, in quanto migliora il PH intestinale. Quali sono le bevande da evitare? Oltre all’alcool, meglio lasciare da parte caffè, tè nero e bevande al cacao. Si tratta di sostanze che stimolano la sintesi del collagene favorendo l’abbronzatura, ma, soprattutto dopo i 30 anni, accellerano la comparsa di antiestetiche macchie solari.